IL RIGORE DELLA PIETRA Fotografie di Elio Ciol
IL RIGORE DELLA PIETRA
Fotografías Elio Ciol
Inaugurazione venerdì 29 Septiembre 2017, horas 18.30
presenterà Mandredo Manfroi
La scelta tematica è caduta sul particolare rapporto che l’Autore ha avuto e tuttora mantiene con l’architettura monumentale, uno dei punti di forza della sua ormai lunghissima esperienza figurativa.
Tuttavia, la scelta tematica, sin dal titolo “Il rigore della pietra”, più che una visione descrittiva per quanto autoriale, pone in evidenza una delle capacità peculiari dell’autore, il saper comporre l’immagine fornendo attraverso il sapiente uso dell’inquadratura e della luce, nuove dimensioni in cui la realtà viene quasi immersa in una cifra metafisica, del tutto inedita.
La scelta dei soggetti spazia dalla prediletta Assisi, all’Armenia, a Roma; edifici sacri e profani dei quali l’Autore non sublima la bellezza attraverso facili virtuosismi ma traendone brani significativi riconduce tutto al rigore (appunto) della forma, da lui stesso creata.
La precisa scelta dell’illuminazione e la straordinaria qualità del bianco e nero – anche questa uno dei segni distintivi dell’opera di Ciol – animano le superfici scabre delle pietre che colloquiano con chi guarda, suggerendo attraverso i segni del tempo i fatti della storia che magicamente Ciol fa riemergere dal passato.
La muestra, curata da Alberto De Giulio e Manfredo Manfroi, è la prima antologica che la Galleria La Salizada dedica a Elio Ciol ed è composta da undici immagini stampate per l’occasione in grande formato.
Elio Ciol:
(Casarsa della Delizia 1929)
Figlio d’arte (il padre aveva un laboratorio fotografico) inizia giovanissimo l’attività professionale; nel 1944 osservando alcune fotografie scattate da un ufficiale medico tedesco comprende l’esistenza di una visione fotografica diversa dalla tradizione domestica e più consona alla sua sensibilità. En 1955 entra a far parte del prestigioso Circolo Fotografico Gondola di cui è tuttora Socio Onorario.
En 1955, 1956 y 1957 si impone nel prestigioso concorso ‘Popular Photography International’.
En 1962 partecipa come fotografo di scena al film “Gli ultimi” di Vito Pandolfi e padre David Maria Turoldo.
Sempre negli anni ’50 si definisce la sua speciale attitudine per la fotografia di paesaggio che da allora lo vedrà tra i migliori interpreti italiani in assoluto.
Nella sua attività professionale altrettanto importanti sono le campagne di documentazione di opere d’arte in Italia e in Europa che si tradurranno in innumerevoli pubblicazioni.
Le qualità fotografiche di Ciol sono state riconosciute da numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Altrettanto nutrito è il numero delle mostre personali ( ben 164 ) e collettive (129) tenute in Italia e all’estero (Russia, Giappone,Croazia, Stati Uniti, Francia, ecc.) in sedi di grande prestigio.
Sue opere sono presenti in alcuni tra i più importanti centri fotografici e musei del mondo tra cui il George Eastman di Rochester, il Victoria and Albert Museum, il Metropolitan Museum di N.Y., L’Università del Galles, il Musée de la Photographie di Charleroi, la Rosphoto di San Pietroburgo, il Pushkin di Mosca, oltre a numerosi archivi fotografici italiani.
Elio Ciol vive e lavora a Casarsa.