Le botteghe di Tiziano
Tradizionalmente la storia dell’arte presume che i grandi pittori del passato abbiano prodotto i loro capolavori in una sorta di splendido isolamento. Solo di recente, gli specialisti si sono resi conto che le cose non stavano affatto così, ma che gli artisti erano a capo di botteghe più o meno allargate. Le loro opere, in gran parte, sono il risultato di un lavoro collettivo, non di un unico genio solitario. Stranamente, il vasto corpus delle opere di Tiziano Vecellio non è mai stato esaminato in modo sistematico sotto questo punto di vista. Quella di Tiziano risulta essere una delle prime “fabbriche d’immagini”, operativa a livelli non solo locali e regionali, ma anche europei: un laboratorio che, in quasi tre quarti di secolo di attività, ha saputo realizzare una quantità sbalorditiva di opere pittoriche di vario tipo e categoria, segnando così profondamente il corso dell’arte italiana ed europea. Piuttosto che di “Tiziano” converrebbe parlare di un “sistema Tiziano”, di un organico flessibile, pragmatico, adattabile alle esigenze che si presentavano di volta in volta in forma diversa. Ecco che si delinea la vastissima tematica affrontata nel libro con sostanziali novità di dati e di metodo. Il libro offre, infatti, una serie di piste diverse per orientarsi nell’immenso catalogo tizianesco, muovendo lungo uno sviluppo cronologico che trova nel duplice soggiorno ad Augusta, una congiuntura fondamentale e determinante nel riassetto del sistema di produzione. Il numero e le tipologie dei quadri realizzati da Tiziano e dalla bottega vengono monitorati in due fasi distinte, situate prima e dopo i viaggi in Germania e contraddistinte da esigenze e funzioni diverse. Nell’ultima sezione si chiarisce come nella bottega, fra la fine del Cinque e i primi del Seicento, si sia andato cristallizzando progressivamente quel “modello Tiziano” che si sarebbe rivelato essenziale per la nuova concezione della pittura tramandataci da grandi maestri europei. Il libro porta la firma di quattro studiosi che, negli ultimi tre anni, hanno collaborato a un’impresa collettiva basata su un concetto unico, come si evince dalla struttura organica e tripartita del volume.
In collaborazione con la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore
Testi di: Giorgio Tagliaferro, Bernard Aikema, Matteo Mancini, Andrew John Martin
Formato: cm 24×28 pp. 504
Fotografie: 270 Rilegato in tela
ISBN: 978-88-6302-017-5